|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di Aleksandr Rogozhkin, con Anni-Kristina Juuso, Viktor Bytchkov, Ville Haapasalo
(Russia, 2002)
|
|
|
|
|
|
|
|
1944 nel Gran Nord, mentre si fanno e disfanno le alleanze fra Finlandia, Unione Sovietica e Germania nazista. Kukushka è il nome che davano i russi ai cecchini finlandesi. E uno di loro, incatenato dai tedeschi in quelle lande infinite, finisce per fraternizzare con uno di quei russi che avrebbe dovuto impallinare. Anche perché i due sono accolti dalla grazia e dalla saggezza serena di una ragazza lappone che sopravvive nella sua capanna nell'ordine eterno della tundra. Lo schema flirta allora con quello laborioso del tradizionale triangolo amoroso; ma l'esperto (i suoi primi film risalgono agli inizi degli anni ottanta) allievo della gloriosa Leninfilm lo condisce originalmente di idiomi incomprensibili fra loro, di un ambiente, di tempi e lunghi silenzi che spediscono ogni gesto e fatterello fra i significati elementari ed universali. Quando si tratta di sopravvivere, il film sceglie di passare dal dramma alla commedia vagamente alla NO MAN'S LAND. Ed il film seduce; tanto da guadagnarsi premi in vari festiva. I dialoghi sono intelligenti, come quando ci si tenta di spiegare mimando i titoli dei grandi classici letterari. Fra una renna e l'altra compare pure un sano erotismo; e una sequenza metafisico-spiritista quando ci spiegano come ritornare dalla barca di Caronte alla maniera lappone.
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|